Questa mattina, intorno alle 4.40, nelle acque di Steccato di Cutro, tra le provincie di Crotone e Catanzaro, un barcone carico di migranti, per cause ancora in corso di accertamento, si è spezzato facendo finire in mare le oltre 250 persone che erano a bordo. Un'altra immane tragedia. Il numero delle vittime accertate è di 57, ma il numero è purtroppo destinato a salire. Ottanta i migranti tratti in salvo, alcuni trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto, altri - i più gravi - ricoverati all'ospedale di Crotone. Tra le vittime tanti i bambini, anche piccolissimi.
Alcuni sopravvissuti hanno raccontato ai soccorritori che il barcone si è spezzato a causa delle avverse condizioni meteo, facendo precipitare tutti in mare.
I Volontari della Prociv-Arci di Isola Capo Rizzuto, di Cutro e Prociv Petilia, attivati dalla Regione Calabria, sono presenti sul luogo della sul luogo della tragedia da stamane e hanno raccontato di molti corpi riaffiorati dal mare in tempesta, di altri trascinati dalla corrente sulla spiaggia, delle grida disperate delle mamme sopravvissute al naufragio alla ricerca dei loro bimbi.
Congiuntamente agli altri soccorritori, i nostri volontari hanno predisposto il montaggio di un tendone sotto il quale, su direttive degli organi competenti, stanno adagiando i corpi dei migranti fin qui ritrovati.
"Un dolore immane", il commento dei nostri volontari testimoni di questa ennesima e assurda tragedia. Come affermato dal presidente Sergio Mattarella nessuno può restare indifferente.